
In queste occasioni ho decisamente apprezzato e goduto della relazione paritaria e reciproca che si “pratica” all’interno dello IANTI, di cui ringrazio tutte e tutti voi. Continuate così!

Il mio percorso è stato molto interessante, forse il più bel viaggio mai compiuto nella mia vita (sono una viaggiatrice). Ho appreso il valore di me stessa e della vita in genere, ho ripercorso tappe importanti della mia vita con il supporto della Dottoressa e dei miei compagni di viaggio.


La mia gratitudine immensa va ad Elena Guarrella, per il modello che ha rappresentato per me e per l’impegno mai interrotto e profuso a piene mani per diffondere tra noi professionisti questa visione profondamente relazionale persona, della cura e della guarigione.

Dal 2013 sono socia IANTI e partecipo ai convegni, corsi, incontri, attività e supervisione organizzati dall’Associazione, per una continua preparazione e aggiornamento personale e professionale.
La mia gratitudine va a Elena Guarrella e Maria Assunta Giusti, che mi hanno formato e aiutato a crescere sia come persona che come professionista.


In occasione del Convegno del 2018, ci è stata offerta l’opportunità di condurre un laboratorio sul tema della co-conduzione nella consulenza e abbiamo potuto condividere la nostra esperienza professionale e confrontarla con altri in un clima sereno, interessante e stimolante.

In ultimo, all’interno dello Ianti sperimento un senso di appartenenza e condivisione che mi fanno sentire accompagnata nel mio lavoro quotidiano.





Gli stimoli intellettuali sono tanti e arricchenti, tali da attivare connessioni e intuizioni che alimentano forme personali di interpretare il lavoro e la vita in genere. Infine c’è uno spazio sociale, ovvero un respiro più ampio e più alto sulla realtà esterna, sulla cultura che abitiamo. Questo stare dello Ianti a tutto tondo favorisce l’accesso ad un livello esistenziale profondo e di grande fiducia nell’essere e nella relazione.


Come fisioterapista l’acquisizione delle conoscenze indispensabili per esercitare l’attività di counselor, hanno inciso profondamente nel mio modo di lavorare. Ho acquisito piena consapevolezza di quanto il corpo, la mente e le emozioni siano strettamente connessi ed utilizzando la “porta” del contatto corporeo ho avuto riscontro dagli stessi pazienti di quanto ciò li avesse aiutati a “cambiare dentro e a sentirsi più integrati e coscienti del proprio essere corpo ed emozioni”. Il corpo può cessare di utilizzare il dolore come allarme e divenire un amico e compagno. Questo è stato per me motivo di grande soddisfazione e gratificazione, aumentando l’amore e l’entusiasmo personale per il mio lavoro.
Nell’attività con i bambini disabili la preparazione di counselor mi ha aiutato a sviluppare un contatto empatico con i genitori dei piccoli pazienti riuscendo a volte anche a risolvere piccoli conflitti con l’istituzione ospedaliera. A livello personale, gli anni di studio, con le ore dedicate al lavoro personale ed alla supervisione, hanno segnato un grande passo in avanti per la mia crescita interiore, ottenendo una maggiore consapevolezza e lucidità rispetto alla Vita.

Per un periodo abbastanza lungo le persone e le attività intorno a IANTI erano diventate uno dei fulcri principali della mia vita…al mio matrimonio in tarda età IANTI era presente…e quando abbiamo fatto il passo di prendere con noi in affido un bimbo gravemente malato….IANTI ha fatto da supporto nella scelta impegnativa e ci ha successivamente accompagnato.
Ma IANTI non è una sigla, IANTI sono persone, e queste persone sono Elena Guarella, Paola Bruni, Luciana Duranti, Rosario… nascono per una primitiva amicizia e continuano oggi, dopo tanti percorsi a diversi livelli insieme, ancora come un’amicizia “particolare” che sa unire la convivialità alla ricchezza formativa e alla comunione profonda.
Un grazie ed un abbraccio a tutti: ai fondatori, a coloro che si sono successivamente aggregati, a quelli che sono andati via e a quelli che rimangono.
